La considerazione della deformazione al taglio ovvero del composto elastico ha luogo in base al procedimento dell'analogia di taglio ed è contenuta nella sezione D3 della norma DIN 1052:2008. Il modulo della sollecitazione di taglio perpendicolare rispetto alle fibre degli strati trasversali comporta che in caso di misurazione di elementi o sollecitazioni da carichi singoli, le deformazioni al taglio relativamente grandi degli strati trasversali comportino un composito quasi elastico degli strati paralleli rispetto alla direzione del carico principale. Tenendo conto del composito elastico, la tensione della sollecitazione baricentrica σc/t,0,d diminuisce nei singoli strati, mentre la quota di sollecitazioni di flessione σm,d aumenta.
schubstarr = rigido al taglio
nachgiebiger Verbund= composito elastico
In tal modo si ottengono tensioni marginali σR,d. maggiori, determinanti per la misurazione. Nel caso dell'elemento osservato, le singole lamelle degli strati trasversali non sono incollate l'una con l'altra dal lato più stretto. In tal caso, il coefficiente di elasticità degli strati trasversali dev'essere impostato come pari a zero. Pertanto, negli strati trasversali non si originano tensioni longitudinali.
Con il compensato multistrato incollato, la determinazione della tensione secondo la teoria del composito rigido in base all'Appendice D2 della norma DIN 1052:2008 fornisce risultati sufficientemente precisi, fintanto che è presente un trave su due appoggi sotto il carico uniformemente distribuito con un rapporto dalla campata L allo spessore dell'elemento d di L/d>20. I sistemi diversi da questo devono essere calcolati tenendo conto della deformazione al taglio. Per la premisurazione in base alla teoria del composito rigido è sufficiente utilizzare solo gli strati longitudinali parallelamente alla direzione della tensione per la riduzione del carico.
Se gli strati longitudinali consistono di lamelle della stessa classe di resistenza, il momento d'inerzia della sezione trasversale si compone di quote proprie nonché di quote di Steiner degli strati longitudinali. Per una striscia di pannello di larghezza di un metro vale quanto segue:
la tensione marginale di flessione σR,d dello strato di copertura è quindi pari a:
assumendo uno snervamento tangenziale costante, la tensione di taglio perpendicolare rispetto alle fibre determinante per la misurazione del taglio si può stimare dalla forza trasversale prevalente Vz,d nonché dalla distanza del baricentro a degli strati di copertura:
Le prove combinate per la tensione longitudinale e di taglio nello stato limite della portata sono contenute nella sezione 10.7 della norma DIN 1052:2008. Vengono richieste le seguenti prove in ogni singolo strato:
- Tensioni longitudinali in presenza di sollecitazione combinata di pannelli e lastre
-
Tensioni longitudinali in presenza di sollecitazione dei pannelli
Secondo le omologazioni edilizie correntemente rilasciate per il compensato multistrato incollato, per la semplice sollecitazione di flessione è sufficiente la prova delle tensioni marginali di flessione. Si rinuncia alla prova combinata delle sollecitazioni baricentriche e di flessione. Il valore di misurazione della resistenza alla flessione può in tal caso essere moltiplicato con il coefficiente di sistema k
l multipliziert werden. Per il coefficiente di sistema k
l vale:
- con: n = numero delle lamelle affiancate negli strati di copertura
Pertanto la prova è la seguente:
- Sollecitazioni di taglio
τd: sollecitazione di taglio da forza trasversale
τdrill,d:sollecitazione di taglio da momento torcente
- Sollecitazione ortogonale rispetto alla direzione delle fibre e taglio perpendicolare
σ c / t,90,d: sollecitazione di compressione/ trazione ortogonale rispetto alla direzione delle fibre da flessione e forza normale
τ R,d: sollecitazione da taglio perpendicolare
I valori di misurazione della resistenza alla trazione, compressione e flessione dipendono dalle classi di resistenza delle lamelle utilizzate e possono essere determinati dai valori di resistenza caratteristici in base all'Appendice F della norma DIN 1052:2008. Per il valore caratteristico della resistenza al taglio perpendicolare valgono i valori indicati nelle omologazioni dei rispettivi prodotti. Essi variano fra 0,75 N/mm2 e 1,25 N/mm2 per il legno di abete. Per il legno di pino sono indicati abitualmente valori leggermente superiori.
Nello stato limite dell'idoneità all'uso devono essere condotte prove di deformazione in base al paragrafo 9.2 della norma DIN 1052:2008. Nei calcoli di deformazioni è necessario tenere conto in ogni caso della quota di deformazione al taglio. Per evitare vibrazioni nei soffitti sotto ambienti abitativi e di soggiorno, che potrebbero creare fastidi, è necessario ottenere una prova relativa alle vibrazioni in base al paragrafo 9.3 della norma DIN 1052:2008. L'inflessione degli elementi dei solai con influsso costante e quasi costante (wperm = gk + ψ2,1∙ qk) dev'essere limitata al valore soglia di 6,0 mm. Ciò corrisponde a una frequenza propria del soffitto di ca. 7,2 Hz. Con le travi continue, la prova dev'essere eseguita nell'area della campata maggiore, e in tal caso è necessario tenere conto dell'incastro elastico nei campi vicini. Se la prova semplice di vibrazione non viene osservata, è necessario eseguire particolari esami relativi al comportamento di vibrazione. In base al seguente diagramma di misurazione per una trave su due appoggi con carico uniformemente distribuito in xx si basa il limite di deformazione di 6,0 mm con influenza costante e quasi costante (wperm = gk + ψ2,1∙ qk).Di regola questa prova è determinante per la misurazione.
Limite di inflessione di 6,0 mm sulla trave su due appoggi
Campata